Sono in corso al Museo d’ Arte Moderna di Bologna, Mambo, i lavori di riallestimento della collezione permanente che dal 19 settembre avrà una veste completamente rinnovata, con l’ intento di dare una lettura della storia dell’arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l’ attività dell’ex Galleria d’ Arte Moderna di Bologna. Sono stati realizzati importanti restauri e acquisizioni che hanno incrementato il patrimonio del museo e sono rientrati a disposizione dell’ Istituzione lavori di grande rilievo come ad esempio ‘I funerali di Togliatti’ di Guttuso. In questa fase di ‘lavori in corso’ il museo non chiuderà al pubblico.
UN ASSAGGIO GIA’ DAL 5 SETTEMBRE
Già da sabato 5 settembre i visitatori avranno modo di vedere un anticipo del nuovo assetto espositivo nelle sale al primo piano dell’ ex Forno del Pane. Saranno infatti già allestite le sezioni ‘Arte e ideologia, Arte astratta e informale, Per una storia della GAM (1968 – 2008). Estratti’ e l’ area dedicata a video e film, con documenti e opere che datano dal Futurismo ai giorni nostri. Nelle due settimane successive sarà riconfigurata anche la sezione ‘Focus on Contemporary Italian Art’, dedicata alla promozione dell’ arte italiana emergente, e da sabato 19 settembre ‘La Collezione. Per una storia del Museo d’ Arte Moderna di Bologna’ accoglierà il pubblico con il nuovo allestimento ormai completo.
GLI ALTRI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE
Proseguono inoltre i lavori di riqualificazione che renderanno in futuro agibile il giardino del Cavaticcio, adiacente alle aree esterne del museo (nelle quali sono presenti opere di Mimmo Paladino, Giberto Zorio e Maurizio Nannucci). “‘La Collezione’ – si legge in una nota del Museo – costituisce la traccia per futuri sviluppi e perfezionamenti del progetto espositivo del Mambo. L’ eredità della Gam, rappresentata da consistenti estratti del patrimonio storico, è oggetto di rilettura in un processo in continuo divenire, in cui al tributo al passato fanno eco il sostegno e la valorizzazione della cultura del presente, con l’ambizione di costituire un importante patrimonio permanente e di contribuire a tracciare la storia del contemporaneo italiano. In questo percorso, che ha visto l’apertura del Mambo nel 2007 e vedrà i nuovi spazi museali di Palazzo d’ Accursio ospitare le opere dell’ Ottocento e del primo Novecento, l’ intero assetto dell’ Istituzione è oggetto di un’ articolata riconfigurazione che vede le diverse sedi (Mambo, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose e Museo per la Memoria di Ustica) collaborare in un sistema museale cittadino integrato”.