L’ IMPERATORE NERONE
L’ imperatore Nerone nacque ad Anzio nel 37 d.C. e diverse vicende della sua vita sono legate al luogo natale, sede di una residenza imperiale che, nei secoli, assunse le dimensioni monumentali che tuttora ammiriamo nell’ area tra il faro, il porto neroniano (straordinario esempio di ingegneria marittima) e l’ Arco muto. Nella splendida cornice del Museo Civico Archeologico, provenienti dal British Museum e dai Musei Capitolini, saranno esposti al pubblico straordinari reperti provenienti dall’ area della villa, da altre residenze e dallo stesso porto neroniano a testimonianza della ricchezza degli arredi e delle decorazioni, di età imperiale, ad Anzio.
REPERTI DAL BRITISH MUSEUM E DAI MUSEI CAPITOLINI
“E’ l’ evento culturale dell’ anno – dice il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini – con la gloriosa storia della nostra Città protagonista. La Mostra, organizzata nei minimi particolari dal nostro Museo e dalla Soprintendenza, consentirà a cittadini e turisti di riappropriarsi delle memorie disperse attraverso importanti reperti che da questo territorio, per diversi percorsi, sono giunti sia nel British Museum di Londra sia nei Musei Capitolini di Roma“.
UN PERCORSO ARCHEOLOGICO
Questo genere di approccio al grande tema dell’ archeologia ad Anzio vuole essere un contributo al continuo progredire dello studio della città antica e nello stesso tempo costituisce la continuazione, passo dopo passo, di quella intelligente e attenta opera di recupero e valorizzazione in loco, sia pure per periodi circoscritti, dei frammenti di storia anziate che l’ Amministrazione Comunale e la Direzione del Museo hanno iniziato e perseguito, sin dal 2002, con l’esposizione della celebre “Fanciulla d’ Anzio”, appartenente alle collezioni del Museo Nazionale Romano, poi con quella della “Venere” anziate del Louvre nel 2004, infine con il prestito, nel 2008, del “Ninfeo di Ercole”, ancora dal Museo Nazionale Romano.
LE COLLEZIONI DI ANZIO
Accanto alle mostre temporanee il Museo Civico Archeologico di Anzio ha perseguito l’obiettivo di incrementare il nucleo di esposizione fissa delle collezioni museali, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza Autonoma di Roma e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, con l’ incremento dei reperti esposti a tempo indeterminato. “Occuparsi di Anzio – ha detto la Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio, Marina Sapelli Ragni – significa occuparsi di uno dei più importanti centri di epoca preromana. Con questa esposizione si è cercato di rappresentare ancora una volta, nell’ ambito delle varie attività scientifiche condotte dal Museo Civico Archeologico di Anzio, la qualità delle testimonianze di cui il territorio anziate non ha lesinato sorprese nel corso degli ultimi secoli. Non mancherà, da parte della Soprintendenza, ogni forma di collaborazione con l’ Amministrazione Comunale di Anzio che tanto impegno profonde per il recupero e la fruizione del patrimonio archeologico della Città“.
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