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L’ Albania può raccontare una lunga storia di continue invasioni, nel paese si sono avvicendati molti occupanti stranieri: dai greci ai romani, dai goti ai bizantini, ai bulgari, ai serbi, ai normanni, ai veneziani, agli svevi, agli angioini e infine ai turchi, è tutta una successione di genti, diversissime per origine etnica e per civiltà.

Giorgio Castriota, detto Skanberg, principe di Kruja, capeggiò una lega di nobili albanesi in una eroica e accanita lotta contro i turchi ma non riuscì a risvegliare un nazionalismo compatto. Dopo la breve dominazione italiana all’ inizio della II Guerra Mondiale, gli albanesi combatterono la loro resistenza che portò il paese, nel dopo guerra, ad abbracciare il marxismo e a cadere sotto l’ assoluto controllo di Mosca.
Nel 1961 si verificò una brusca rottura con Mosca e l’avvicinamento alla Cina di Mao che portò squadre di tecnici cinesi nel Paese. Il dittatore Hoxha chiuse per decenni il paese in assoluto isolamento. Fino al 1990, cinque anni dopo la morte di Hoxha, l’ Albania fu uno stato comunista estremamente isolazionista, con pochi contatti anche con gli altri stati comunisti. Una democrazia multi-partitica sta emergendo, ma la nazione soffre di problemi economici, e per il grande numero di rifugiati albanesi provenienti dal Kosovo. Questa in breve la storia di questo paese dimenticato dall’ Europa che conserva straordinarie tracce del suo passato con ben tre siti riconosciuti dall’ Unesco Patrimonio dell’ Umanità: Butrinti che racchiude e testimonia secoli di storia; Gjirokastra, la “città dei mille gradini” o “la città delle pietre”, Berat, conosciuta come la città delle mille finestre e dichiarata “città Museo”. Partiamo dunque per riscoprire questo paese geograficamente vicinissimo ma realmente molto lontano.

ITINERARIO DI VIAGGIO: DA TIRANA AD APOLLONIA
Partiamo dall’ Italia e in volo arriviamo a Tirana, prendiamo possesso delle nostre auto e ci dirigiamo subito vcerso il mare a Durazzo colonia greca del VII sec. a.C. , in epoca romana divenne il porto più importante dell’ Adriatico orientale, con il nome di Dyrrachium. Partiamo per la laguna di Karavasta che ospita una ricca avifauna. Proseguiamo per Fier poi Ardenices l’ antica Ardinica famosa per il monastero bizantino e a ovest fino ad Apollonia, paradiso degli amanti di archeologia. Situata su una collinetta distante pochi chilometri dal mare, sembra un’ Atene in miniatura. Intorno al Portico grande, che ricorda la facciata del Partenone, sorgono il Buleuterion o Assemblea del Consiglio, i templi di Artemide e di Diana, l’ Acropoli e il ginnasio.

DA VALONA A BERAT
Torniamo al mare a Valona dove in barca potremo effettuare un’ escursione all’ isola di Sazan partendo dal porticciolo di Uje Ftdit. La strada panoramica sale fino al colle di Logarese oltre i 1000 metri E continua il suo zig zag tra mari e monti e giunge a Himare. Un piccolo villaggio dell’ interno, arrampicato su una collina, che ospita ancora le rovine dell’antica fortezza di Chimera da cui prende il nome. La costa è frastagliata, scogliosa, con promontori che nascondono fino all’ultimo momento spettacolari spiagge lunghe chilometri, deserte, inimmaginabile è la limpidezza dell’ acqua e un mare pulito e pescoso.
Sostiamo qualche giorno a Dhermi per un totale relax balneare. Proseguiamo per Butrinto, un’ antica città edificata nella zona più alta della penisola di Xamil. Per il clima collinare in prossimità del mare, di un fiume e di un lago, fu scelta come residenza estiva da nobili e artisti romani. Lasciamo il mare e puntiamo su Gjirokastra (Argirocastro) dominata dalla trecentesca kala (cittadella) è uno dei centri più importanti dell’ Albania, sorge sul fiume Drin. Della dominazione ottomana rimangono la moschea del Bazar e gli haman (bagni turchi). Proseguiamo verso nord per Berat vera città d’arte che colpisce soprattutto da un punto di vista estetico con moschee e chiese bizantine che hanno reso famosa come “città museo all’ aperto”.

DA BERAT A TIRANA
Da Berat raggiungiamo Elbasan e Ohrid con il suo lago che fa da confine con la Macedonia. Visiteremo eventualmente anche il versante macedone in particolare l’ area naturale e storico naturale di Orhid anch’ essa dichiarata Patrimonio dell’ Umanità. Avremo così la possibilità di confrontare due realtà diverse e contrastanti. Non ci resta che raggiungere la capitale Tirana, fondata dai turchi, visiteremo l’ incredibile mausoleo piramidale di Hoxha, perenne offesa alle miserie del paese, la piazza Scanderberg cuore della città, il Museo di Storia Nazionale, poi lasciamo le nostre auto all’ aeroporto e in volo rientriamo in Italia.

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