Consigli di viaggio: evitare la diarrea del viaggiatore, cosa fare prima di partire, in viaggio e dopo il viaggio

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Quando ci si appresta a partire per mete esotiche, spesso si tengono in scarsa considerazione i rischi sanitari che il soggiorno può comportare, anche perchè purtroppo non sempre le agenzie di viaggio italiane danno rilievo a questo aspetto della vacanza. Il modo ragionevole e sicuro per affrontare i viaggi internazionali consiste nell’ informarci per tempo sulle norme cautelative da adottare già prima della partenza, in particolare vaccinazioni e profilassi farmacologiche, e quelle che vengono in aiuto durante la vacanza.

Uno dei più comuni problemi medici cui vanno incontro coloro che si recano in viaggio all’ estero, soprattutto nelle zone tropicali e sub-tropicali, è la diarrea del viaggiatore, chiamata giornalisticamente “vendetta di Montezuma” o “maledizione di Tutankhamon”.

COS’ E’ LA DIARREA DEL VIAGGIATORE
Per diarrea del viaggiatore si intende una sindrome intestinale caratterizzata da 3 o più scariche al giorno di feci acquose o non formate, durante o subito dopo un viaggio, accompagnate da segni clinici di infezione intestinale (crampi addominali, nausea, vomito, febbre, sangue nelle feci). I fattori che possono portare alla diarrea del viaggiatore sono moltissimi.

LE AREE A RISCHIO PER LA DIARREA DEL VIAGGIATORE
La diarrea del viaggiatore (traveller’s diarrhea, anche abbreviata con “TD”) colpisce il 20-50% di coloro che si recano in paesi con standard igienico-sanitario inferiore a quello della zona di provenienza. Uno dei fattori più significativi è la regione del mondo che costituisce la meta del viaggio. Le aree del mondo che presentano un alto rischio sono America Latina, Africa sub-sahariana occidentale e orientale, Asia meridionale. Vi è poi una seconda fascia in cui il rischio di diarrea del viaggiatore è medio e include alcune isole caraibiche. i paesi del mediterraneo settentrionale, quelli del Medio Oriente e il Sud Africa. Infine vi è l’ area a basso rischio che comprende gli Stati Uniti, il Canada, l’ Europa Nord-Occidentale, l’ Australia, la Nuova Zelanda e il Giappone.

IL FATTORE CIBO NELLA DIARREA DEL VIAGGIATORE
L’ entità del rischio di contrarre la diarrea del viaggiatore varia notevolmente anche in base ai cibi consumati. I cibi più a rischio sono quelli ad alto contenuto di acqua e che vengono serviti o mantenuti per qualche tempo a temperatura ambiente, in particolare la carne cruda o poco cotta, i frutti di mare, la frutta e le verdure crude; il ghiaccio e l’ acqua di rubinetto vanno considerate sempre contaminati sia in albergo che altrove. Le bevande sicure sono quelle imbottigliate, addizionate di anidride carbonica, la birra, il vino, il caffè o tè caldi, l’ acqua bollita e/o trattata con iodio o cloro, il latte pastorizzato.

Un altro importante fattore sembra essere il luogo dove il cibo viene preparato: il rischio aumenta andando dalla casa privata, al ristorante, ai rivenditori di strada. Chi fa viaggi avventurosi o viene a contatto con la popolazione locale, presenta un rischio più elevato rispetto a chi soggiorna negli alberghi migliori.

LE CAUSE DELLA DIARREA DEL VIAGGIATORE
La principale causa della diarrea del viaggiatore è rappresentata da agenti infettivi, che sono di solito batteri (Escherichia coli-ETEC, Vibrio Cholerae, Salmonellae) e in misura minore parassiti (Giardia lamblia, Entamoeba histolytica) e virus (Rotavirus, Calicivirus, Enterovirus) e che hanno come veicolo di trasmissione l’ acqua e gli alimenti contaminati.

CONSIGLI: IN VIAGGIO
Il consiglio più importante per i viaggiatori è quello di evitare i cibi potenzialmente contaminati e di applicare le norme di igiene personale (lavaggio delle mani). Tuttavia molti incontrano difficoltà nel rispettare le norme dietetiche durante il viaggio: è difficile controllare la temperatura degli alimenti e la loro conservazione, avere la certezza che nelle cucine siano rispettate le norme igieniche, a volte anche l’ acqua imbottigliata può contenere agenti patogeni.

PREVENIRE LA DIARREA DEL VIAGGIATORE
La profilassi antibiotica della diarrea del viaggiatore come regola generale non è raccomandata e quella probiotica non ha dimostrato la sua efficacia. E’ necessario quindi adottare altre strategie per prevenirla, come l’ immunizzazione attiva.
In Italia attualmente è disponibile un vaccino ben tollerato, sicuro ed efficace nel prevenire l’ infezione da vibrione del colera, ed è in grado di dare anche una protezione elevata contro l’ infezione da escherichia coli enterossigenata (ETEC) che rappresenta uno dei principali responsabili della diarrea del viaggiatore.

IL VACCINO PER LA DIARREA DEL VIAGGIATORE

Il vaccino richiede due somministrazioni intervallate da 1 a 6 settimane con una dose di richiamo a due anni per adulti e bambino con età superiore a 6 anni e a 6 mesi per bambini da 2 a 6 anni. E’ di facile e gradevole assunzione: basta sciogliere in 150ml d’ acqua una bustina di bicarbonato di sodio, miscelarvi la sospensione di vaccino e berla (metà dose nei bambini con età inferiore ai 6 anni); è necessario completare l’ immunizzazione almeno due settimane prima di partire.
Il vaccino colerico orale, inoltre, può essere somministrato in concomitanza con altri vaccini come il vaccino orale contro la febbre tifoide da Salmonella Thyphi, il quale prevede l’ assunzione di 3 capsule a digiuno a giorni alterni, conferendo un’ immunità dopo circa 10 giorni e con una durata di 3 anni.

Informazioni mediche di Elvira Cuoco – Dirigente medico di Profilassi Internazionale ASL di Bergamo