Nobili, popolani, tamburini, sbandieratori e ovviamente lei: la regina. Un pezzo della Napoli di fine Ottocento rivivrà giovedì prossimo, 11 giugno, per festeggiare una delle ‘cittadine’ più anziane e famose nel mondo: la pizza Margherita che compie 120 anni.
I particolari dell’ evento sono stati presentati in una conferenza stampa nella sede della libreria Treves di piazza Plebiscito, dall’ assessore all’Agricoltura della provincia di Napoli Francesco Emilio Borrelli e dal comitato organizzativo della manifestazione composto, tra gli altri, dai fratelli Pagnani della pizzeria Brandi, il locale dove si dice sia nata la pizza Margherita.
LA FESTA IN PIAZZA
Per l’ intera giornata oltre 100 figuranti gireranno nella città in abiti di fine Ottocento. Alle 10 un gruppo di tamburini partirà da via Chiaia per annunciare al popolo l’ evento, mentre in piazza Plebiscito si esibirà un gruppo di sbandieratori. Dalla piazza, a bordo di una carrozza, partirà la regina Margherita di Savoia che attraverserà le strade della città.
In via Chiaia il taglio del nastro: da lì il corteo si trasferirà nella pizzeria Brandi dove sedici ‘pescatori’ offriranno alla regina e ai passanti tranci di pizza, rigorosamente Margherita.
UN MARCHIO EUROPEO
La pizza napoletana è ormai arrivata a un passo dal marchio europeo di Specialità tradizionale garantita, per questo l’ assessore Borrelli promette lotta dura contro chi fa la pizza con ingredienti prodotti in altre parti d’ Italia o del mondo. “Effettueremo controlli ancora più rigidi – ha detto l’assessore -. Basta con i tarocchi, chi vuole il titolo di vera pizza napoletana deve utilizzare solo i prodotti della nostra terra”.
UNA TRADIZIONE DAL 1889
L’ alimento italiano più conosciuto al mondo nasce nel 1889 nella pizzeria Brandi. Secondo tradizione, la regina Margherita invitò nella reggia di Capodimonte il pizzaiolo più famoso di Napoli per assaggiare l’ alimento del popolo. Il pizzaiolo, per l’occasione, fece una pizza con i colori della bandiera sabauda: verde basilico, bianco mozzarella e rosso pomodoro, e la chiamò proprio come la regina.
I tre fratelli Pagnani, eredi della pizzeria, ancora oggi orgogliosi espongono nel loro locale la lettera firmata dal Gran capo dei servizi di tavola di casa Savoia Camillo Galli inviata a Raffaele Esposito Brandi. Nel documento, un po’ ingiallito dal tempo, si legge tutto l’apprezzamento della regina Margherita per la pizza. Una sorta di atto di nascita quindi.
Da quel giorno sono passati 120 anni e la pizza è stata esportata in tutto il mondo, modificata nelle maniere più strane, ma soprattutto mangiata. L’alimento tipico del popolo napoletano che mette d’accordo persone comuni e capi di stato. E giovedì la città si prepara a festeggiare la sua regina come si deve.