Mostra Tra eternità e storia Bulgari al Palazzo delle Esposizioni fino al 13 settembre 2009, Roma

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Dall’ apertura del primo negozio in Via Sistina nel 1884 fino ai giorni nostri. Una storia che dura da 125 anni e che viene riproposta dalla mostra “Tra Eternità e Storia: 1884-2009” che celebra l’ anniversario di Bulgari, il celebre marchio di gioielli italiani. La prima retrospettiva, organizzata nella sede di Palazzo Esposizioni di Roma, aperta al pubblico fino al 13 settembre. In mostra più di cinquecento creazioni tra gioielli, orologi e altri oggetti preziosi appartenenti alla Collezione Vintage, un patrimonio storico di eccezionale pregio custodito negli archivi della maison, o provenienti da collezioni private e mai esposte al pubblico prima d’ora.

NON SOLO GIOIELLI IN MOSTRA
In mostra non solo gioielli e orologi ma anche una ricca raccolta di documenti inediti come bozzetti e disegni di diverse epoche storiche, immagini fotografiche di artisti famosi, grandi aristocratici, clienti più celebri. Un’ intera sezione è dedicata agli anni della Dolce Vita, con ritratti e testimonianze dei divi dell’ epoca, le più note dive del momento: tutto materiale che illustra gli stretti rapporti esistenti tra Bulgari e l’ industria cinematografica, un legame iniziato negli anni ’40 e divenuto nel tempo sempre più forte. Per la prima volta sono stati esposti gli spettacolari gioielli indossati da alcune delle più celebri star del cinema di quegli anni, come Anna Magnani e Gina Lollobrigida.

LA COLLEZIONE DI ELIZABETH TAYLOR
Un’ intera sala sarà riservata alla favolosa collezione di Elisabeth Taylor, un’ occasione unica per ammirare alcune delle più straordinarie creazioni Bulgari. Sedici pezzi unici di eccezionale valore, ciascuno con una storia da raccontare. Tra questi non poteva mancare la spilla in diamanti e smeraldo centrale di più di 18 carati che fu donata alla Taylor da Richard Burton in occasione del loro fidanzamento nel 1962. Fu questo l’ unico gioiello che l’attrice volle indossare per il suo primo matrimonio con Burton, celebrato il 15 marzo del 1964.

LA MOSTRA
La mostra è articolata in otto sale distinte, secondo un itinerario che inizia con una collezione di manufatti in argento della fine del XIX secolo realizzati da Sotirio Bulgari, un abile e intraprendente argentiere greco, trasferitosi a Roma in cerca di fortuna, che nel 1884 getterà le basi della futura azienda. Si tratta degli unici esempi ancora esistenti della produzione Bulgari dei primissimi anni di attività. Segue una sezione dedicata alle creazioni degli anni ’20 e ’30, una serie di preziosi gioielli con diamanti di ispirazione Art Decò che testimoniano il grande successo ormai raggiunto da Bulgari nell’ alta gioielleria sotto la guida di Giorgio e Costantino Bulgari, i due figli di Sotirio.

La sala successiva è invece riservata alle creazioni degli anni ’40 e ’50, un periodo in cui lo stile Bulgari era ancora chiaramente sotto l’ influenza della scuola francese. Si arriva alla sezione dedicata agli anni ’60, molto importanti per il successo di Bulgari: è infatti proprio in questo periodo che si affermano quei tratti distintivi che d’ ora in avanti caratterizzeranno in modo inconfondibile lo stile della maison. Le tre sale successive ospitano rispettivamente le creazioni degli anni ’70, fortemente ispirate alla Pop Art, degli anni ’80, connotati da un design audace e innovativo e degli anni ’90. L’ ultima parte della mostra, ospitata nella galleria centrale di Palazzo delle Esposizioni, riunisce alcune delle più preziose creazioni del nuovo millennio, testimonianza del consolidato successo dell’ azienda, giunta ormai alla quarta generazione. Tra i pezzi più spettacolari, un sontuoso collier in diamanti del valore di oltre 20 milioni di euro.

Molte sale ospiteranno inoltre sezioni speciali, dedicate a tematiche particolarmente significative nell’ evoluzione dello stile del brand: ad esempio le cosiddette gemme nummarie, gioielli che montano monete antiche al posto delle pietre; il motivo del serpente, un classico della gioielleria che Bulgari ha magistralmente reinterpretato: il logo Bvlgari.

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