Le sale espositive del PAN, Palazzo delle Arti Napoli, ospitano “Giuseppe Manigrasso nell’arte d’ avanguardia napoletana degli anni Settanta” a cura di Maria Savarese, in collaborazione con l’ Archivio di Fabio Donato: la mostra s’ inserisce in una linea di ricerca e di progetto che fa della Documentazione il momento centrale d’ attrazione, di scambio e d’ iniziativa culturale, confermando il percorso d’ interdisciplinarietà avviato e consolidato nel tempo dal Palazzo delle Arti di Napoli.
La mostra è realizzata con il patrocinio dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e con il contributo di Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli, Novelli Arredamenti, Paparo Edizioni.
Un viaggio che, attraverso le opere di Giuseppe Manigrasso, le fotografie di Fabio Donato, le musiche di Arturo Morfino documenta l’attività di uno fra i più eclettici artisti partenopei del Novecento e, allo stesso tempo, ricostruisce il clima fervido di stimoli e attività culturali che si respirava a Napoli negli anni Settanta.
GLI ARTISTI
Lucio Amelio con la Modern Art Agency, Gennaro Vitiello col Teatro Esse, Michele Del Grosso con il Teatro Instabile, Arturo Morfino con il Play Studio, Raffaele Cascone, Vittorio Lucariello con Spazio Libero, Fabio Donato, Mario e Maria Luisa Santella con il loro Teatro Alfred Jarry, Mario Franco, Achille Bonito Oliva, Julian Beck con il Living Theatre, Gianni Pisani, Vincent D’Arista con la Galleria Inesistente, sono solo alcuni tra gli artisti, musicisti, attori, animatori culturali, che in quegli anni hanno creato e promosso scambi, confronti e incontri.
ARTE E DOCUMENTI
Nel contesto della più ampia sperimentazione artistica, si è scelto di ricostruire l’ attività di Manigrasso dal 1968 (anno della sua prima personale da Amelio) al 1979, anno in cui tornò dal Perù e, con Armagheddon, insieme a Vittorio Lucariello, chiuse il decennio.
Accanto alle opere di Manigrasso, i documenti: le immagini delle sue performance, le riviste che ha fondato o diretto e le straordinarie testimonianze musicali e documentarie dell’ Archivio Morfino relativo al Play Studio, centro di ricerche audio visive, creato da Arturo Morfino e presentato per la prima volta al pubblico grazie al figlio Giorgio; ed è per merito di Raffaele Cascone, e della sua consulenza sistemica, che sarà possibile ascoltare la musica scritta da Morfino negli anni Settanta.
Una mostra corale che rinnova il ricordo in coloro che hanno vissuto quegli anni e racconta ai più giovani una stagione eroica dell’ avanguardia napoletana.
INFORMAZIONI
PAN – Palazzo delle Arti Napoli
Palazzo Roccella, Via dei Mille, 60 Napoli
Orari: feriali: 9.30-19.30 | festivi: 9.30-14.30
chiuso il martedì
ingresso libero