La città di Livorno rende omaggio al genio fiorentino di Leonardo da Vinci con la mostra “Leonardo e il volo. Dagli uccelli alle macchine volanti”, che si terrà il 4 aprile e proseguirà fino al 4 luglio al Museo di storia naturale del Mediterraneo. Ma non si tratta di una mostra qualsiasi: la verà novità è che, per la prima volta in assoluto, verrà presentata la ricostruzione di una macchina volante “nascosta” nel celebre codice del volo di Leonardo. Si tratta di un manoscritto datato 1505, custodito alla Biblioteca reale di Torino.
IL GRANDE NIBBIO
Nella mostra saà disponibile anche una versione interattiva del Codice, che sarà fruibile al pubblico. Animazioni in 3D consentiranno di comprendere i disegni del genio di Vinci, mentre dallo studio del manoscritto è nata la scoperta di questa Macchina volante, battezzata Grande Nibbio in onore dell’ uccello che Leonardo aveva deciso di prendere come ispirazione. Sul suo quaderno lo scienziato ha disegnato e descritto non solo come volano gli uccelli, ma ha anche immaginato numerose macchine che non sempre sono di facile interpretazione.
IL PIPISTRELLO MECCANICO E LA VITE AEREA
Nell’ ottica del volo, verranno presentati anche due uccelli meccanici che Leonardo aveva progettato per studiare i movimenti della macchina: il Pipistrello Meccanico (Codice Atlantico, foglio 70r) e la Vite Aerea (Manoscritto B, foglio 83r), considerata l’ antenato dell’ elicottero. In occasione della mostra il museo curerà una sezione specifica, dedicata al volo nel mondo naturale, che viene allestita nei settori espositivi permanenti: piante, insetti, uccelli, mammiferi, rettili, pesci. Attraverso reperti fossili e attuali, pannelli esplicativi, riproduzioni di animali preistorici ed esperienze pratiche, è stata così ricostruita la storia dell’evoluzione del volo nel mondo biologico.