Il Faraone che istituì il culto dell’Aton, il disco solare trasformato in un’entità divina a tutti gli effetti, la società al tempo di Akhenaton rappresenta un unicum per la storia egizia: la mostra, basandosi sulle più recenti acquisizioni dell’egittologia mondiale, parte dalla teoria ormai consolidata che la riforma religiosa voluta da Akhenaton, focalizzata sul culto dell’Aton, non fu null’altro che un espediente teologico per restituire al monarca il ruolo di unico tramite tra gli uomini e il dio in quanto individuo nella cui essenza si fondono divino e umano. L’arte di quello che è chiamato “periodo amarniano” mostra con maggiore chiarezza questa evoluzione che rivela una presa di distanza dalla staticità delle epoche precedenti. . Il ritrovamento della sua capitale con le vestigia dei palazzi, dei templi dedicati all’Aton, delle ricche dimore dei funzionari e delle botteghe degli artisti ha riportato alla luce la splendida arte, i segni della vivacità culturale, la nuova sensibilità intellettuale che permearono il regno di Akhenaton.
L’innovazione di Akhenaton è una sfida a una società che fonda la ragione della propria esistenza su una storia plurisecolare. E’ un tentativo audace ma destinato a fallire: il culto dell’Aton non sopravvive al proprio fondatore. La fine del regno di Akhenaton è scarsamente documentata poiché il suo nome fu maledetto e cancellato da tutti gli elenchi ufficiali dei regnanti. La ricerca archeologica sta però ricostruendo le ultime fasi del suo regno e quelle immediatamente successive. L’esposizione raccoglie circa 200 reperti, per lo più provenienti dal Museo Egizio di Berlino, che comprendono dalla grande statuaria agli oggetti domestici e personali, che documentano la vita della famiglia reale e dei sudditi, dai più alti funzionari agli operai, che seguirono Akhenaton nella nuova capitale del regno. I visitatori, lungo il percorso espositivo, potranno ammirare le spettacolari immagini astronomiche del sole dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astronomico di Torino che, realizzate con apparecchiature sofisticate e uniche al mondo, sono un prezioso supporto per gli studiosi della NASA.La mostra propone al pubblico italiano una lettura scientifica aggiornata di uno dei più importanti periodi della storia dei faraoni, accostando al racconto degli eventi una serie di capolavori, che rendono questa esposizione un’occasione irripetibile.
per maggiori informazioni:
Fondazione Palazzo Bricherasio
Via Teofilo Rossi angolo Via Lagrange
Torino
Orari:
Da martedì a domenica: 9.30 – 19.30.
Giovedì e sabato: 9.30 – 22.30.
Lunedì: chiuso.
www.palazzobricherasio.it
tel. 011 57 11 811