Continuano gli eventi in Umbria ed i LAST MINUTE in Agriturismo per tutta l’estate

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L’Italia ha un cuore verde: l’Umbria. E nel cuore dell’Umbria, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, si trova Castelluccio, distante pochi chilometri da Norcia. Si tratta di un piccolo borgo di poche case arroccato su una collina a 1400 metri sul livello del mare che sovrasta la pianura circostante, estesa per circa 1300 ettari ai piedi del Monte Vettore. E’ il famoso Piano di Castelluccio, uno dei paesaggi più belli d’Italia, suggestivo in qualsiasi periodo dell’anno e con qualsiasi condizione metereologica, sia essa neve, pioggia, nebbia o sole. Ma a primavera il Piano diventa magico: tra fine maggio e i primi giorni di luglio, l’altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, La Fioritura. Per diverse settimane la monotonia cromatica del pascolo, viene spezzata da un mosaico di colori, con variazioni di toni che vanno dal giallo ocra al rosso. Anche se la festa della “Fiorita” ricade nella terza e nell’ ultima domenica di Giugno, non esiste un preciso giorno per ammirare questo incantevole spettacolo. Ogni anno tutto è affidato all’andamento climatico della stagione. Le specie floreali che tingono il Pian Grande e il Pian Perduto in questo periodo, sono innumerevoli, camminando lungo i sentieri possiamo incontrare: genzianelle, narcisi, violette, papaveri, ranuncoli, asfodeli, viola Eugeniae, trifogli, acetoselle e tant’altro.
Non si può fare alcuna previsione sui tempi della Fioritura dei Piani di Castelluccio. Unici dati che possiamo fornire per il 2007 sono: la semina della lenticchia si è effettuata dai 20 ai 40 giorni prima del solito; le precipitazioni sono all’incirca il 40% in meno dello scorso anno, le temperature, eccetto alcuni picchi di sbalzo, sono nella media.

STORIA DI CASTELLUCCIO
Non esistono molte testimonianze scritte sulle origini di Castelluccio, ma possiamo dire con certezza, che la presenza dell’uomo in queste alture non è un fatto recente. Ciò è testimoniato da diversi frammenti di terracotta di età romana rinvenuti in località Soglio, presso l’antica Fonte di Canatra. Nella prima metà del 16oo furono trovate nelle fondamenta di un edificio del paese, delle monete di bronzo con il ritratto dell’imperatore Claudio II il Gotico (268-270 d.c.). In questo periodo ci fu un’altra interessante scoperta; una tomba (non datata) di un soldato, probabilmente situata non distante dalla strada che conduce a Forca di Presta (Cordella, Lollini 1988) non a caso punto obbligato di passaggio tra la valle del Tronto e la Valle del Nera, tra il Piceno e la Sabina. L’attuale nucleo abitativo non risale a prima del XIII sec., anche se alcuni documenti, e recentemente l’aereo-fotografia ha rivelato un antico castelliere sulla parte più alta del paese (Cordella-Lollini).
La storia di Castelluccio e il suo sviluppo sono strettamente legate alla storia della pastorizia. Quando nacque l’esigenza di cambiare l’attività della pastorizia da stagionale a stanziale, cominciò il disboscamento delle alture per creare nuovi pascoli, inoltre il legno era usato come materiale da costruzione e da riscaldamento. Un largo piazzale asfaltato accoglie il visitatore che giunge a Castelluccio. E’ qui che si affacciano una serie di edifici, un tempo stalle e fienili. Sui muri grandi scritte di vernice bianca, incomprensibili a chi non conosce il dialetto o i problemi di Castelluccio. Salendo sulla sommità del colle, una volta chiamato “le pitture”, si giunge all’abitato più antico del paese. Della vecchia fortificazione cinquecentesca non rimane che un portale, e pochi tratti delle mura, oltre si accede alla piazzetta della chiesa di S.Maria Assunta anch’essa del 1500. E’ il maggiore monumento storico artistico, all’interno vi è custodita una pregevole scultura lignea raffigurante una Madonna (1499) attribuita a Giovanni Antonio di Giordano, maestro scultore di Norcia.
Le anguste stradine che salgono e scendono, portano ai diversi livelli dell’abitato. Le case, addossate le une alle altre sembrano difendersi vicendevolmente dal freddo, molto spesso hanno piccole finestre, e sui muri sino a pochi anni fa si potevano vedere piccole figure sacre in ceramica, che una volta forse rappresentavano la sola difesa degli abitanti contro le avversità della natura.

Il Mercato delle Gaite trae ispirazione dall’antica divisione di Bevagna in quattro quartieri denominati Gaite su cui si basava l’organizzazione amministrativa della città in epoca medievale.
Lo scopo della manifestazione è quello di ricostruire con la maggiore attinenza storica e dovizia di particolari la vita quotidiana degli abitanti di Bevagna nel periodo compreso tra il 1250 e 1350.
A tal scopo, fin dal 1983 un gruppo di studiosi esamina accuratamente lo Statuto cinquecentesco del Comune di Bevagna da cui sono tratte le informazioni necessarie alla ricostruzione storica della vita politica, amministrativa, economica e sociale.
Per dieci giorni, quindi, alla fine di giugno Bevagna fa un tuffo, in questo remoto passato: le antiche botteghe dei mestieri medievali riaprono i loro battenti e riprendono le attività e le strade si popolano di bevanati che in abiti d’epoca vivono la quotidianità dei loro avi mangiando, lavorando, giocando proprio come loro.
Oggi come allora la città si divide in quattro gaite, ma oggi ognuna rivaleggia con le altre nel tentativo di dare un interpretazione storicamente fedele del ruolo che rivestiva nel medioevo. Lo spirito di competizione è alla base della animata manifestazione e si concretizza nella partecipazione a quattro gare: gara del mercato, gara dei mestieri gara gastronomica, gara sportiva di tiro con l’arco. Con un complesso sistema a punti, assegnati da professori esperti nei diversi campi e chiamati a giudicare la attinenza storica, l’ultimo giorno della manifestazione si decreta il vincitore che riceve in dono il palio della vittoria. Il forte spirito di appartenenza alla propria gaita rende le competizioni molto interessanti e stimola un continuo miglioramento delle proposte delle gaite nei vari settori con evidente vantaggio delle qualità generale della manifestazione.
Il Mercato delle Gaite è oggi annoverato tra le più importanti manifestazioni storiche dell’Umbria e fa parte della Associazione Regionale Manifestazioni Storiche.

I Mestieri
Le Gaite si sfidano tra loro, con sano e robusto spirito di competizione, nella riproposizione degli antichi mestieri della città (rigorosamente basati su tecniche e strumenti di lavorazione medievale).
Ne sono testimonianza gli straordinari laboratori in cui il sordo rumore dei telai a mano si fonde con il canto delle donne al lavoro; gli antri misteriosi di erboristi dove enormi alambicchi lasciano cadere le preziose gocce di liquido ottenuto da erbe sapientemente miscelate; i forni pittoreschi che profumano di pane appena sfornato; le grotte fumose e appena illuminate in cui, come fantasmi, i lavoranti fabbricano candele di sego e di cera; i fabbri veri, fabbri d’altri tempo che, al ritmico battere del martello sull’incudine, piegano il ferro incandescente al volere della loro fantasia; di ciclopiche macchine della carta che riducono in poltiglia gli stracci per farne fogli di carta in filigrana; i bachi da seta, sapientemente allevati fino alla produzione del pregiato filo; i mastri vetrai che modellano il vetro con abile mestiere.

Programma:
VENERDI 20 GIUGNO
– Cerimonia di Apertura
– Corteo storico per le vie del paese – ore 21,00
– Spettacolo Inaugurale – ore 22,00

SABATO 21 GIUGNO
– Botteghe dei Mestieri Medievali – tutti i mestieri dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30

DOMENICA 22 GIUGNO
– Manifestazione Nazionale di Tiro con l’arco – ore 09,00 (gara itinerante per le vie del paese) – ore 15,00 (finale in p.zza F. Silvestri)
– Annullo Filatelico – ore 10,00 logge del Mercato Coperto
– Botteghe dei Mestieri Medievali – tutti i mestieri dalle ore 17,00 alle ore 19,30 e dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 13,00 e dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30
– Messa solenne con Canto Gregoriano – ore 11,00 chiesa di San Silvestro

LUNEDI 23 GIUGNO
– Gara di tiro con l’arco
– ore 22,00 P.zza F.Silvestri Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30

MARTEDI 24 GIUGNO
– Gara dei Mestieri Medievali
– Botteghe dei Mestieri Medievali – dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30

MERCOLEDI 25 GIUGNO
– Gara dei Mestieri Medievali
– Botteghe dei Mestieri Medievali – dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30

GIOVEDI 26 GIUGNO
– Gara Gastronomica
– Botteghe dei Mestieri Medievali – dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30

VENERDI 27 GIUGNO
– Gara Gastronomica
– Botteghe dei Mestieri Medievali – dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30

SABATO 28 GIUGNO
– Botteghe dei Mestieri Medievali – dalle ore 17,00 alle ore 19,30 e dalle ore 21,00 alle ore 23,30
– Taverne Medievali – dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30
– Mercato Medievale – dalle ore 16,30

DOMENICA 29 GIUGNO
– Mercato Medievale – dalle ore 09,00
– Botteghe dei Mestieri Medievali – dalle ore 10,00 alle ore 12,30 e dalle ore 15,30 alle ore 19,00
– Taverne Medievali – dalle ore 13,00 e dalle ore 20,00
– Angoli Ristoro – dalle ore 19,30
– Proclamazione della gaita vincitrice – assegnazione del Palio 2008 (P.zza F.Silvestri ore 22,00)

Il programma potrà essere integrato con altri appuntamenti e può essere suscettibile a variazioni

Via | Aziende Umbre

Immagine | Castelluccio – Umbria, di Peter Forster, da Wikimedia Commons, Licenza: CC-by-sa-2.0

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