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Nella giornata del primo maggio, avendo deciso di andare a Sorrento, ho preferito farlo con la Ferrovia Vesuviana, anziché usare l’auto, per evitare traffico e adeguarmi al pressante invito ad usare i mezzi pubblici. Avevo già molto sentito parlare di disagi legati al pendolarismo, ma l’esperienza vissuta su questi treni è stata per me allucinante, come per tanta gente che li prende ogni giorno per lavoro…Tralascio il disagio vissuto nelle stazioni con banchine super affollate e indicazioni difficili da interpretare o individuabili, nell’assenza di indicazioni fonetiche o dette a bordo solo in italiano molto napoletanizzato e sgrammaticato, nonostante i tanti turisti stranieri, ma il cuore di tutto è un viaggio fatto in condizioni men che da carro bestiame, a bordo di treni vecchi ed obsoleti, privi di aria condizionata, affollati oltre ogni limite, con regolari assalti e scontri dei tanti giovani lungo il percorso, per entrare ed uscire dai convogli tra urla e schiamazzi. Ma in particolare il ritorno, effettuato su un diretto in partenza da Sorrento alle 17,25, è stato stravolgente.
Riempitosi fino all’assurdo già dopo le prime stazioni, nella prima lunga galleria abbiamo udito un paio di spaventosi boati dovuti al fatto che bande di ragazzi che sostavano in massa sulle piattaforme di accesso dei vagoni, stavano letteralmente facendo volare via i cristalli delle porte, oltre a distruggere le guarnizioni. Ad una stazione poi, alcuni scalmanati che non riuscivano ad entrare a bordo, oltre ad inveire contro noi passeggeri hanno pensato bene di sputare all’interno colpendo un turista straniero.
Ovviamente non c’è controllo, non c’è dissuasione, non c’è repressione. Le forze dell’ordine sono, sappiamo e vorremmo capire perché, totalmente inesistenti. Ma il tragico è che queste linee ferroviarie, perché poi anche su Cumana e Circumflegrea spesso succede lo stesso, nonostante si siano investiti soldoni nel rifare una serie di stazioni (come a mettere bei vestiti su di un corpo piagato e sporco), hanno caratteristiche tecniche ferme agli anni sessanta, come minimo: convogli obsoleti, con vetture strette e rumorose, prive di ricambio d’aria, ma, soprattutto, cadenzamento di treni dai venti minuti alla mezz’ora che confliggono e fanno a pugni col fatto che servono aree popolosamente densamente abitate da circa un milione di abitanti e dove il giusto proposito di “metropolitana regionale” è ben lungi dall’attuarsi.
Dire che è uno sfacelo è poco, la ressa è troppa e facilmente si trasforma in rissa, con i giovani che oltretutto insultano e vessano altri passeggeri adulti e, in particolare, gli stranieri… Così si vuol favorire il turismo? No, non ci siamo proprio e siamo stanchi d’udire solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Non è solo monnezza, purtroppo.

Riferimenti:
Antonio di Gennaro
Assoutenti Delegazione Provinciale Napoli, Via Cilea, 80127 Napoli – Italia
antonio.digennaro@alice.it
3471932873

Immagine | Sorrento station – Circumvessuviana, di Reinout Van Rees, da Flickr Creative Commons, Licenza: CC-by-2.0

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