La Festa della Bandiera, edizione 2008, la nona da quando nel 1997 la Pro Loco guidata da Nicola Fuscaldo la (ri)attualizzò scongiurando il rischio oblio, decretato dall’invasore francese addirittura nel lontano 1806, torna ad essere un appuntamento importante per la collettività locale e per l’intero territorio. Come l’araba fenice, risorge dalle ceneri e si riappropria dei tempi e degli spazi che la tradizione plurisecolare, ma più ampiamente la cultura del popolo moranese da tempo immemore le riconosce. La notizia, nell’aria già da qualche settimana, da quando, cioè, il Comune sottoscrisse meritevolmente quel patto di reciprocità e collaborazione con la Pro Loco, si veste d’ufficialità e abbandona l’incertezza che su di essa alitava nei mesi scorsi.
Le cerimonie si articoleranno su tre giornate: sabato 31 maggio, domenica e lunedì 1 e 2 giugno, anziché nella settimana a cavallo del 20 maggio, in concomitanza, come vorrebbe la tradizione, con i festeggiamenti del santo Patrono Bernardino da Siena. Tanto unicamente per aumentarne la visibilità, essendo prevista proprio a Morano, per il 2 giugno, un’altra manifestazione, questa promossa da Federparchi.
Intanto dal summit Pro Loco – Comune tenutosi presso la domus civica nei giorni scorsi, al quale hanno partecipato il sindaco Nicolò De Bartolo, il consigliere Rocco Ingianna e Nicola Fuscaldo, è stato predisposto seppur in via preliminare il programma. Il cui leit motiv rimane inalterato rispetto alle passate edizioni: artisti di strada, sfilata del corteo storico, simulazione della mesta partenza in battaglia dei cavalieri e del loro successivo ingresso trionfante nei pressi del maniero scenografico, botteghe artigiane in Via Vigna della Signora, riunione del seggio nel chiostro di san Bernardino, omaggio del “maio” ai nobili della città. Il tutto, tra guerresco e romanzesco, per rievocare la strepitosa vittoria che i moranesi ottennero sui saraceni intorno al X sec.
Saranno coinvolti nella pianificazione, assicurano il presidente della Pro Loco Fuscaldo ed il consigliere Ingianna, i tre rioni di riferimento del centro storico, castello, giudea, olmi, e le associazioni del posto. In sinergia con essi e con gli operatori turistici e commerciali si lavorerà alla predisposizione dei percorsi e di quant’altro funzionale alle cerimonie. Insomma, si riparte. E alla grande.
Non dissimula il suo compiacimento Nicola Fuscaldo. Il quale forte dell’esperienza maturata nell’organizzazione di eventi, si dice certo del successo: “Considerata la marcata valenza identitaria della Festa – afferma – sono convinto che la popolazione non farà mancare l’indispensabile sostegno che a fine anni Novanta permise di proiettare Morano nell’olimpo delle manifestazioni in costume d’epoca”. Gli fa eco il vicesindaco nonché assessore alla cultura Luigi Bloise, il quale loda senz’alcuna riserva la ripresa della kermesse e della collaborazione con l’organo di promozione locale: “Vista la grande portata culturale e la varietà di contenuti – dice – riteniamo che l’evento possa restituire centralità al nostro borgo e soprattutto apportare ossigeno all’economia”. Stessa linea per Rocco Ingianna. Una riflessione con evidenti nuance politiche, la sua: “Si tratta – sostiene – dell’ennesimo obiettivo raggiunto. Lo avevamo annunciato nel 2006 in campagna elettorale, lo confermiamo oggi con toni più pacati, e non per fare mera propaganda: puntiamo, mediante il ripristino di eventi inopportunamente trascurati, a rilanciare nei circuiti turistici di qualità il nostro paese”.
Per il momento, chi desidera maggiori informazioni può contattare l’Ufficio stampa, presso il Comune di Morano (0981/31021), collegarsi al sito www.prolocomorano.it oppure scrivere a [email protected]