Ninfe e streghe, fate e cortigiani, seduzioni e incantesimi, amore e morte: è “Rusalka” di Antonín Dvořák, capolavoro del teatro musicale boemo, prima esecuzione a Praga il 31 marzo 1901. L’opera di Dvořák su libretto di Jaroslav Kvapil, all’intreccio tra folclore slavo e fiabe nordiche (reminiscenze molteplici: Undine e Melusine, la sirenetta di Andersen…), approda all’Opera di Roma venerdì 22 febbraio. E’ la seconda volta che “Rusalka” viene rappresentata a Roma, dopo l’edizione 1993-’94 voluta da Giancarlo Menotti (allora direttore artistico del teatro). L’allestimento attuale è del Teatro Dvořák di Ostrava, in lingua originale (ma con sovratitoli in italiano) Sul podio Günther Neuhold, alla guida dell’orchestra e del coro del Teatro dell’Opera.
I ruoli principali: Anda-Louise Bogza e Eva Dřízgová-Jirusova si alternano nella parte della protagonista; Kostyantyn Andreyev e Gian Luca Zampieri in quello del Principe. Francesca Franci è la strega Jezibaba, Andreas Macco è Spirito dell’Acqua, Patrizia Orciani interpreta la principessa straniera.
Regia di Ludek Golat, maestro del coro Gea Garatti Ansini, scene di Jaroslav Malina, costumi di Helena Anýzová, movimenti coreografici di Luigi Martelletta, luci di Alessandro Santini.
La prima il 22 febbraio alle 20,30, seguita da cinque repliche: sabato 23 alle 18, domenica 24 alle 16,30, martedì 26-mercoledì 27-giovedì 28 sempre alle 20,30. Biglietti da 17 a 130 euro (riduzioni per Cral e associazioni culturali, over-65, under-25, studenti). Per informazioni, 06-481601. Per saperne di più, www.operaroma.it.
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