Sant’Agata (nome di origine greca che vuol dire “buona, nobile di spirito”), patrona di Catania e di San Marino è, secondo la tradizione cristiana, una figura vissuta tra il III e il IV secolo, durante il proconsolato di Quinziano. La tradizione riportata dai canoni narra della giovane, figlia di nobili catanesi, martirizzata durante le persecuzioni di Decio o Diocleziano. Dalla Chiesa cattolica viene venerata come santa, vergine e Dal 3 al 5 febbraio, Catania dedica alla Santa una grande festa, misto di fede e di folklore. Secondo la tradizione alla notizia del rientro delle reliquie della santa il vescovo usci’ in processione per la citta’ a piedi scalzi, con le vesti da notte seguito dal clero, dai nobili e dal popolo. Controversa è l’origine del tradizionale abito che i devoti indossano nei giorni dei festeggiamenti: camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera. Una radicata leggenda popolare vuole siano legati al fatto che, i cittadini catanesi, svegliati in piena notte dal suono delle campane al rientro delle reliquie in città, si riversarono nelle strade in camicia da notte; la leggenda risulta essere priva di fondamento poiché l’uso della camicia da notte risale al 1300 mentre la traslazione delle reliquie avvenne nel 1126. Un’altra leggenda afferma che l’abito bianco sia legato al precedente culto della dea Iside. Ma la tradizione storica più affermata indica che l’abito votivo altro non è che un saio penitenziale o cilicio, si afferma in oltre, che sia una tunica,bianca per purezza, indossata il 17 agosto,quando due soldati riportarono le reliquie a Catania da Costantinopoli. Altri elementi caratteristici della festa sono il fercolo d’argento chiamato a vara, dentro il quale sono custodite le reliquie della Santa, esso viene portato in processione insieme ad undici candelore o cannalori appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla che agita bianchi fazzoletti e grida Cittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti . È considerata tra le tre principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.martire. Il suo nome compare nel Martirologio da tempi antichissimi.
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Immagine : Quadro raffigurante Sant’Agata al carcere custodito nell’omonima chiesa catanese, foto di Akela da Commons Wikimedia, Licenza: PD