Tra le feste popolari più antiche e ricche di folclore della Sardegna è il CARNEVALE MAMOIADINO, un Carnevale semplice, povero, se per povertà s’intende la mancanza di sofisticati carri allegorici in cartapesta o altri moderni mascheramenti, ma tra i più suggestivi e autentici. Tutta Mamoiada si riversa nella piazza principale per ballare i tradizionali passu torrau e sartiu, al suono dell’organetto, per ore ed ore, instancabilmente. Nulla è artificiale o d’importazione esclusi, naturalmente, i turisti che ogni anno giungono sempre più numerosi da ogni parte del mondo per assistere a questo genuino spettacolo. Molti soggiornano presso famiglie del paese (contattare l’Associazione Pro-Loco per sapere la disponibilità). Uomini e donne indossano il tradizionale costume, sfilando e ballando offrono a tutti i dolci tipici locali. Ma la maggior attrattiva, l’attenzione di tutti viene richiamata dalla sfilata dei Mamuthones e Issohadores che sono il simbolo di questo Carnevale e, con il loro procedere e la loro “musica” ritmata, trascinano e coinvolgono la folla. Si spostano come vogliono senza interrompere la compostezza dei loro movimenti, della danza, sono loro i veri padroni del Carnevale. «Senza Mamuthones e Issohadores non c’è Carnevale » dicono gli abitanti di Mamoiada.Un altro simbolo del Carnevale Mamoiadino è dato da un’altra maschera tipica chiamata Juvanne Martis, collocata sopra un carretto e attorniata da una ristretta cerchia di “parenti” che piangono la sua morte il martedì grasso, ultimo giorno di Carnevale. A conclusione dei tre giorni di balli e sfilate in piazza, viene offerto ai presenti un tipico piatto di fave con carne di maiale, il tutto innaffiato dall’ottimo vino locale.
Via | Mamuthones Mamoiada