Sono circa ottanta i turisti italiani bloccati dall’alba di sabato 5 gennaio, all’aeroporto di Mombasa, in Kenya. La compagnia aerea EuroFly si è rifiutata di farli partire per l’Italia, attribuendo la responsabilità al mancato pagamento del volo da parte del tour operator italiano che ha venduto i pacchetti viaggio. Enrico Ratti, uno dei turisti porta la sua testimonianza all’Agi: “La verità è che la compagnia ha venduto a prezzi maggiorati i nostri posti a chi voleva lasciare il paese per gli scontri che ci sono questi giorni a causa delle elezioni. Non è plausibile infatti la scusa del mancato pagamento da parte del tour operator, tutti noi abbiamo in mano il biglietto di andata e ritorno“. E aggiunge: “Siamo stati l’intera giornata di sabato bloccati in aeroporto dopo le nostre proteste ci hanno portato in un albergo e lì abbiamo passato la notte“. Questo è sequestro di persona e l’unità di crisi della Farnesina (che sta seguendo il caso, così come il Consolato italiano a Nairobi, ndr) deve prendere dei provvedimenti seri verso questa compagnia aerea”. La EuroFly ha nel frattempo fatto sapere che sta cercando di far arrivare un aereo dall’Uganda. In 150 bloccati alle Maldive. Situazione analoga all’aeroporto di Malè. Nel gruppo anche Massimo Fini, fratello del leader di An, e Roberto Rau, portavoce di Pier Ferdinando Casini.