Si sconsigliano viaggi nel Paese non necessari e non preparati con accortezza. Sono assolutamente sconsigliati, per gli elevatissimi rischi, viaggi nel Baluchistan, nelle aree tribali e nelle zone di confine con l’Afghanistan nonché nelle altre aree a rischio indicate alla voce “Sicurezza”. In considerazione della possibilità di rilevanti conseguenze, sotto il profilo dell’ordine pubblico, del grave attentato del 27 dicembre contro Benazir Bhutto a Rawalpindi si consiglia ai connazionali presenti nel Paese e che non intendano rientrare in Italia di restare in aree protette, di mantenere i contatti con le nostre strutture diplomatico-consolari in loco (v. voce “Ambasciata e Consolati”) e di valutare eventuali spostamenti solo dopo aver acquisito precise informazioni sull’evoluzione della situazione di sicurezza, passibile di repentini peggioramenti. Numerose aree del Pakistan sono caratterizzate da situazioni di tensione, in alcuni casi molto grave, sia per la recrudescenza del terrorismo che per la complessa fase politica che il Paese affronta (a seguito delle elezioni presidenziali del sei ottobre 2007 e in vista di quelle parlamentari, rinviate al 18 febbraio 2008). Lo stato di emergenza nazionale, proclamato il 3 novembre scorso, è stato revocato il 15 dicembre. Permangono ad Islamabad e nelle principali città del Paese posti di blocco, con rigidi controlli ai principali punti di accesso del Paese.