L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) ha diffuso i dati relativi al traffico per il mese di settembre 2007

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Il traffico passeggeri è aumentato a settembre dell’8,2%, leggermente al di sotto rispetto all’8,6% di agosto, ma ben oltre la crescita del 7,3% dall’inizio dell’anno ad oggi. La crescita della domanda è stata incrementata dalla crescita economica globale. Essa riflette inoltre l’influenza dei timori per la sicurezza che hanno turbato i servizi passeggeri e ridotto la domanda nel corso dello stesso periodo del 2006. I coefficienti di carico medi relativi al trasporto passeggeri internazionale sono stati a settembre del 77,4%, inferiori rispetto ai livelli record registrati nel corso degli ultimi due mesi ma di 0,5 punti percentuali più alti di quelli registrati a settembre 2006. Le compagnie aeree dell’America Latina si stanno riprendendo dall’impatto della riorganizzazione attuata nel corso del 2006 con un + 24,8%. In Asia Pacifico la domanda è cresciuta a settembre del 9,7% grazie alla forte espansione economica della regione e ai mercati in rapido sviluppo di Cina e India. Le Compagnie aeree africane hanno registrato a settembre la crescita più debole (3,2%), risentendo della forte concorrenza sulle rotte principali.
Per quanto riguarda la domanda internazionale del trasporto merci, essa è cresciuta a settembre del 5,0%, una percentuale inferiore rispetto al 6,0% di agosto, ma ancora ben al di sopra dei deboli livelli di crescita registrati nella prima metà del 2007. La regione Asia Pacifico continua a trainare il miglioramento globale con un 7,0%. Nel Medio Oriente la domanda è salita all’8,2% dopo una brusca caduta ad agosto (3,5%). La domanda relativa al trasporto merci in Africa si è ridotta del 10,4%.
La domanda di traffico rimane forte nonostante l’instabilità finanziaria registrata negli ultimi mesi“, ha dichiarato Giovanni Bisignani, Direttore Generale e Amministratore Delegato della IATA. “Ma siamo ancora in una fase iniziale. La grande impresa, in modo particolare il settore dei servizi finanziari che ridimensionano i costi di viaggio, potrebbero comprimere il traffico Premium (first e business class). E l’aumento costante dei prezzi dei carburanti a nuovi livelli record eserciteranno una pressione maggiore sull’efficienza. Quindi non ci può essere alcun cedimento all’imperativo di tenere bassi i costi e gli aerei pieni.

Via | Presskit

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